Il Burundi ha un tasso di disoccupazione molto alto, sia nella popolazione in età lavorativa che in quella giovanile, laureati compresi. Lo squilibrio fra la domanda e l’offerta di lavoro è preoccupante. Molti giovani che lasciano la scuola, specialmente quelli con un basso livello di istruzione, cadono vittime della disoccupazione.
Un tasso di disoccupazione intorno al 13,3 %
In Burundi, oltre il 60% della popolazione è costituita da bambini e giovani: un ulteriore dato di cui tenere conto nel problema della disoccupazione giovanile (13,3%). Un altro aspetto responsabile dell’aumento dei disoccupati è rappresentato dalle condizioni di vita nelle zone rurali, così preoccupanti da spingere i giovani a emigrare. Questi ultimi sono trascurati, il che genera sempre più frustrazione e tensioni nella società. Chi ha un lavoro riceve uno stipendio modesto, con il quale riesce a malapena a sbarcare il lunario. L’unica speranza si fonda sull’educazione cristiana, che invita a confidare in Gesù e nella Madonna.
Imparare una professione
Durante la scorsa primavera la comunità delle Sorelle di Maria di Schönstatt in Burundi ha aperto una scuola professionale di taglio e cucito chiamata AKAZOZA KEZA (che significa letteralmente “buon futuro”), rivolta a donne e ragazze con diploma di scuola elementare desiderose di imparare questo mestiere per migliorare la propria vita.
Sviluppo delle proprie capacità
Oltre al taglio e cucito, la formazione si basa sulla vita comunitaria e sullo spirito creativo, mirando a sviluppare i talenti e le capacità individuali. La povertà impedisce alla gente di migliorare le proprie condizioni di vita e di crescere nella fede. La scuola di taglio e cucito permette alle donne di coltivare ambizioni positive. Ogni donna elabora un piano di autofinanziamento e un progetto redditizio.
Formazione
L’insegnante è una giovane donna sposata, esperta nel mestiere del taglio e cucito e molto impegnata nella formazione delle allieve. Una signora tedesca appartenente alla Comunità Accademica di Schönstatt si è offerta di pagarle lo stipendio. La formazione si svolge ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 12.00, dura sei mesi ed è suddivisa in vari moduli: come utilizzare le macchine, i materiali e i diversi strumenti; come tagliare e cucire un indumento; come adattare un modello alla taglia del cliente, ecc.
Casa piccola e poche macchine
Ogni donna che desidera frequentare il corso paga una piccola quota d’iscrizione per l’acquisto del materiale di formazione e per le attrezzature. Dopo aver comunicato l’avvio del primo corso, siamo rimasti stupefatti dal gran numero di domande di partecipazione. Questo conferma l’importanza dell’iniziativa, volta a permettere a più persone in Burundi di imparare un mestiere. Purtroppo, i mezzi e le strutture a disposizione sono quello che sono: la casa è molto piccola e non abbiamo abbastanza macchine da cucire. Pertanto, abbiamo dovuto limitarci ad accogliere solo 20 donne e ragazze.
Le donne sono felici
Per la selezione, abbiamo considerato gli anni di disoccupazione di ognuna. Sono venute donne disoccupate da oltre 10 anni, altre da 7 o 8. Abbiamo ammesso al corso solo alcune che avevano almeno tre anni di disoccupazione alle spalle. Le partecipanti sono felicissime di imparare a cucire e di avere la possibilità di trovare un’occupazione che assicuri un reddito per sé e la propria famiglia. A settembre contiamo di avviare un secondo gruppo. Già adesso vengono tante donne che ci chiedono di riservare loro un posto.