Nell’ottava di Natale, la Chiesa celebra la
solennità di Maria Santissima Madre di Dio
La Maternità Divina di Maria è il primo dogma mariano. La nostra venerazione della Madre di Dio si colloca, in ordine crescente di importanza, fra la venerazione dei santi e l’adorazione dovuta a Dio.
La Chiesa crede che “Madre di Dio” sia il titolo più importante che si possa dare alla Beata Vergine Maria: lei, infatti, è stata creata da Dio per questo compito, che ha ricevuto non appena ha pronunciato le parole “Ecco la serva del Signore”. [1]
In risposta a Nestorio, secondo il quale Maria era solo la madre dell’uomo Cristo, e non di Dio, nel 431, in occasione del Concilio di Efeso, fu proclamato che Maria è la Santa Madre di Dio.
Con Maria a Cristo e nello Spirito Santo al Padre
Anche il nostro padre e fondatore P. Joseph Kentenich ci sottolineava un concetto ribadito più volte da papi e santi: l’amore per Maria è la via più efficace, più sicura e più facile per arrivare a Cristo e, nello Spirito Santo, al Padre.
Gesù ha promesso di mandare lo Spirito Santo non solo ai suoi discepoli, ma anche a noi. [2] Ci darà la grazia di capire che la Madonna è veramente la Madre di ciascuno di noi, la Madre della cristianità. Sant’Agostino ha detto che Maria, con la sua carità, ha cooperato affinché avessero la vita nella Chiesa i fedeli, che di quel Capo sono le membra. [3]
L’amore per Maria è iscritto nei nostri cuori
La maternità terrena è un mistero. Tra madre e figlio c’è un legame di sangue, di vita. Essere madre significa prendersi cura dei figli con tutte le proprie forze per tutta la loro vita.
La Madonna è quindi nostra madre, come hanno già detto i papi Pio X e Leone XIII. L’eterno Dio ha decretato che senza l’aiuto di Maria non ci sarà concessa la grazia. Ecco perché l’amore per Maria è scritto in modo indelebile nei nostri cuori fin dal nostro battesimo.
Nei nostri Santuari di Schönstatt, la Madonna è venerata con il titolo di Madre Tre Volte Ammirabile, Regina e Vincitrice di Schönstatt. Tale titolo ne rivela l’amore materno: è la Madre ammirabile del Redentore e la Madre ammirabile dei credenti.
Un altro segno espressivo nel nostro santuario è rappresentato dalla scritta Servus Mariae nunquam peribit – il servo di Maria non perirà mai – posta intorno al quadro della Madonna. Chi si consacra a lei può star certo che sarà protetto come un figlio e morirà felicemente.
Un’altra espressione nota è Mater habebit curam – la Madre di Dio si prenderà cura di tutto. La Madre ci aiuterà sempre perché è ascoltata da suo Figlio.
Rinati in Cristo
Maria è stata la prima ad essere formata ad immagine di Cristo e a crescere Cristo uomo. P. Kentenich, per esprimere la devozione che aveva per lei, ha considerato il ruolo di Maria nell’opera di salvezza: Ella forma in noi l’immagine di suo Figlio Gesù, l’uomo nuovo. “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”.[4]
Il saluto che utilizziamo spesso nelle preghiere rivela la nostra fede nell’unità di Cristo e Maria: Nos cum prole pia, benedicat Virgo Maria – la Vergine Maria ci benedica con il suo divin Figlio.