Il miracolo è avvenuto,
i nostri giovani sono in viaggio!
Quando tutto sembra perduto, confidiamo ancora di più nella presenza e nell’opera della Madonna. Di lei si dice: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1, 39). Lei è e sarà sempre al nostro fianco, anche nel viaggio verso Lisbona.
Quindi, IO CREDO NEL MIRACOLO!
Questa è stata la risposta dei circa 70 giovani di Schönstatt, quando all’improvviso il loro viaggio verso la Giornata Mondiale della Gioventù e la visita a Schönstatt erano sembrati impossibili.
Cos’era successo? L’agenzia tramite la quale avevano organizzato il loro viaggio è andata fallita a causa di una crisi dell’azienda commissionata e del mancato rimborso dei vari crediti. Questo ha comportato la perdita di tutti i pagamenti già effettuati per il pellegrinaggio a Schönstatt e per la partecipazione alla GMG di Lisbona con il Papa. E pensare che, per tale obiettivo, dei giovani avevano iniziato a mettere da parte i soldi dal 2013, e diversi genitori avevano rinunciato a varie spese. Insomma, ogni centesimo era stato “conquistato” a suon di sacrifici.
Ascoltare e condividere
La prima reazione è stata ovviamente di shock e sgomento. Ma quanto vale un incontro con papa Francesco? Quanto si paga per vivere un incontro di fede con la Chiesa giovane di tutto il mondo? Il motto della GMG – “Maria si alzò e andò via in fretta” (Lc 1, 39) – ha rasserenato e illuminato gli animi: Maria di Nazareth ci insegna a dire di sì ai progetti di Dio.
“L’orecchio al cuore di Dio” (J. Kentenich)
I giovani hanno accettato la situazione considerandola un’opportunità per sperimentare il senso di solidarietà nella famiglia di Schönstatt e il miracolo dell’intercessione della Madonna. Così, hanno avviato la “campagna SOS giovani”, in cui ciascuno era invitato a donare almeno 1 Real e a pregare per il miracolo del viaggio. I genitori, ancora una volta, hanno dato pieno sostegno e affrontato insieme il progetto “I nostri figli alla GMG”.
“La sfida più grande riguardava l’aspetto economico, ma confidando nella Provvidenza Divina abbiamo continuato a fare quello che era nelle nostre possibilità; inoltre, abbiamo insegnato a nostro figlio che tutto può essere superato. La partecipazione alla GMG non è un dono da ricevere passivamente; va conquistata. Glielo abbiamo detto fin dall’inizio, gli abbiamo insegnato a essere un imprenditore”, affermano Roberto e Valéria Bueno.
L’aiuto è arrivato anche dalla famiglia internazionale di Schönstatt! I giovani hanno dato una mano facendo le pulizie nelle case e negli uffici, organizzando un servizio babysitter, lavando automobili, vendendo merendine, donando oggetti personali per la lotteria, ecc.
Rafael Bueno racconta che, grazie all’appoggio dei suoi genitori, ha allestito un chiosco per la vendita di snack, in modo da “poter pagare tutto ciò di cui ho bisogno e anche affinché tutto in questo viaggio sia benedetto. Non si tratta di un viaggio qualsiasi, ma di un viaggio che ricorderò per sempre, che mi insegnerà molte cose e mi aprirà il cuore a tutto ciò che è di Dio e che è buono. DI sicuro non lo dimenticherò mai”.
Un’altra azienda si è dimostrata comprensiva nei confronti dei giovani permettendo loro di pagare il debito dovuto in piccole rate. Si è creata una vera e propria catena di solidarietà.
La famiglia di Schönstatt ha vissuto un’atmosfera simile a quella dei primi cristiani: tutto era in comune e “i beni” erano condivisi in modo equo.
L’invio e il giorno dell’alleanza
Il 18 luglio i giovani pellegrini sono stati inviati ai loro santuari della Madonna e Regina di Schönstatt. Il 19 luglio, la partenza: tutti avevano gli occhi lucidi, i cuori ardenti e pieni di gratitudine.
Durante il viaggio verso Lisbona andranno anche in pellegrinaggio al luogo di fondazione di Schönstatt, in Germania, e il 30 luglio si recheranno tutti insieme a Fatima.
Prima della partenza, padre Rafael Mota, che accompagna il gruppo, ha celebrato una Santa Messa nella cappella dell’aeroporto, per ringraziare Dio, insieme a tutti, del miracolo avvenuto e rimettere questo pellegrinaggio nel cuore di Gesù e di Maria.
“Spero che sia un momento di vero incontro con giovani di tutto il mondo che condividono la mia stessa fede. Spero di ritrovarmi con tanti che credono e vivono per lo stesso obiettivo. Ma soprattutto spero di ascoltare ciò che il nostro Papa Francesco ha da dire direttamente a noi giovani, di ricevere nuovi impulsi per approfondire la mia fede e la mia spiritualità attraverso esperienze, momenti di confronto e di convivenza con altre culture. Voglio imparare sempre più cose sulla nostra Chiesa, che è così ricca”, spiega Nicole Martins Silvério con gli occhi lucidi.
Ana Christina Melchiades fa parte della squadra di consulenti che accompagnano il gruppo. Riassume così:
“Come consiglieri, abbiamo cercato di fare in modo che tutto il gruppo potesse partecipare al viaggio. Abbiamo dovuto prendere decisioni importanti, abbiamo parlato molto, giorno e notte, per trovare soluzioni. È stato un momento di grande impegno e fiducia. Durante questo periodo abbiamo sperimentato molti miracoli. La Madonna non ci ha mai lasciato soli, in nessun frangente.
Le sfide continuano perché abbiamo la responsabilità di accompagnare un grande gruppo di giovani in un viaggio internazionale. Ma siamo convinti che la Madonna sarà sempre con noi e ci guiderà, ne ha già dato prova molte volte”.
Accompagniamo anche noi i nostri giovani con la preghiera e ringraziamo insieme. Come loro, facciamo la nostra parte anche quando tutto sembra perduto, e confidiamo nella presenza efficace di Maria che è sempre al nostro fianco.
CREDO IN UN MIRACOLO!
Nella foto: suor M. Diná Batista e padre Rafael Mota
Fonte: Vaticannews, portoghese