L’organizzazione umanitaria “Aiuto alla Chiesa che soffre” (ACN) ha invitato in Svizzera il
patriarca emerito Gregorios III Laham di Damasco.
Per diciassette anni Gregorios è stato responsabile del destino della Chiesa cattolica greco-melchita in Siria. Grazie al contatto con il nostro cappellano della casa, Padre René Klaus, è stato possibile far celebrare al Patriarca Gregorios una Messa nella cappella della Casa di Schoenstatt a Briga, insieme a noi Sorelle di Maria. Alla funzione, arricchita dalle melodie di una violinista, ha partecipato anche una piccola comunità interessata.
Speranza e fiducia malgrado la persecuzione
Il patriarca, nonostante i suoi 89 anni, ha un cuore grande e uno spirito giovanile. Con straordinaria vitalità, ha descritto la situazione dei cristiani siriani e raccontato alcuni fatti per confermare la buona cooperazione in atto tra musulmani e cristiani. Ha precisato tuttavia che tanti musulmani, pur essendo molto affezionati ai cristiani, non hanno la possibilità di riconoscere la fede cristiana o di convertirsi.
Malgrado le persecuzioni e le sofferenze subite dai cristiani nei paesi arabi e in Terra Santa, il Patriarca irradiava speranza e fiducia. Il segreto di queste qualità è attribuibile alla sua profonda e intima relazione con Dio. Tra le altre cose, ha citato alcune parole di Papa Francesco:
“Per trovare i martiri non è necessario andare alle catacombe o al Colosseo: i martiri sono vivi adesso, in tanti Paesi. I cristiani sono perseguitati per la fede. In alcuni Paesi non possono portare la croce: sono puniti se lo fanno. Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa dei martiri”.
Incontro con le Sorelle di Maria
Dopo la colazione, un’intervista con Radio Maria e una visita al Passo del Sempione, il Patriarca è arrivato con il suo entourage in tempo per il pranzo. Prima però ha voluto incontrare la nostra comunità delle Sorelle di Maria. I suoi modi aperti e semplici ci hanno permesso di entrare subito in sintonia con lui.
Dopo il pranzo, ha visitato il Santuario “Fonte della Fede Viva”. Ad un tratto, ha intonato spontaneamente, in arabo, il canto Unter deinem Schutz und Schirm… (“Sotto la tua protezione e il tuo scudo…”). Dopo un breve momento di preghiera, ha scritto qualcosa nel libro dei pellegrini: innanzitutto il suo indirizzo, chiedendo la beatificazione e la canonizzazione di P. Kentenich; poi la richiesta di una novena per suor M. Emilie. Al termine della visita al santuario, gli abbiamo chiesto di benedire l’acqua. Dopo una foto di rito, lo abbiamo ringraziato di averci reso visita e lasciato al suo “Tour de Suisse”.
Con la sua visita, il Patriarca Gregorios ci ha invitato ancora una volta a pregare di più per i cristiani perseguitati, onde dimostrare loro che non intendiamo lasciarli soli nella sofferenza.