All’inizio ci chiedevamo: Dio vuole davvero questo nuovo incarico per me?
Non è stato facile per la nostra comunità decidere se dovessi accettare o meno l’incarico presso l‘Ordinariato Episcopale della Diocesi di Rottenburg-Stoccarda, che prevedeva un ulteriore venti per cento di lavoro. Dopo un lungo tira e molla, però, si è deciso di accettarlo.
Già tutto stabilito dall‘eternità?
Vi invito ora a scoprire insieme a me come la Provvidenza Divina, attraverso piccoli segni, ci abbia dimostrato che detto incarico era già in programma da molto tempo e che era davvero giusto rispondere “sì”.
Spesso solo in retrospettiva è possibile capire se una decisione cruciale per la nostra vita o per la nostra quotidianità sia stata giusta o sbagliata: in un dato momento, infatti, quando si è in mezzo al turbinio dei pareri pro e contro, è difficile avere le idee chiare. Solo in corso d’opera si riesce a decifrare il piano del Padre.
Progetto di contatti in Polonia
In cosa consiste detto incarico? La diocesi di Rottenburg-Stoccarda ha avviato un progetto volto a stabilire contatti in ex territori della Germania ora appartenenti alla Polonia. La zona nordest della Polonia un tempo apparteneva alla Prussia orientale. Io sono originaria della Slesia, oggi territorio polacco, quindi conosco bene il contesto. Anche se vivo in Germania da oltre vent’anni, sono cresciuta in Polonia, per cui l’idea di poter lavorare nei miei luoghi d’origine mi ha fatto molto piacere. Sono rimasta davvero sorpresa quando il sacerdote locale mi ha detto che la località in cui si sarebbe svolto il nostro progetto è a 5 km da Prossitten, il paese in cui è nato Josef Engling! Me ne ha parlato al telefono, dopo aver saputo che facevo parte delle Sorelle di Maria di Schoenstatt.
Josef Engling fa sentire la sua presenza!
Che bello, Josef, che mi hai trovato! Sono sempre stata curiosa di scoprire dove si trova Prossitten, visto che la Slesia e la Warmia sono due zone della Polonia molto lontane tra loro. Ora Josef mi ha “invitata”, mi ha portata vicino alla sua località natale. Il sacerdote del posto è stato molto contento di sapere che appartenevo alle Sorelle di Maria di Schoenstatt e si è detto orgoglioso di avere nella sua comunità il cofondatore del nostro movimento.
In seguito, la signora Alicja Kostka mi ha aggiornato sulle ultime attività della Famiglia di Schoenstatt a Prossitten. Mi ha fatto molto piacere notare che l’interesse per Josef Engling è in crescita e che la Famiglia di Schoenstatt ha intenzione di avviare, costruire e ricostruire molte cose da quelle parti.
Grazie al progetto diocesano, mi sono messa sulle tracce della località natale di Josef Engling nel mio Paese: in tal modo ho potuto soddisfare un desiderio che nutrivo da tempo, quello di conoscere l’ambiente del suo luogo di nascita, situato nell’odierna Polonia, la mia patria.
Un’altra sorpresa
Qualche settimana dopo, si è verificato un altro fatto sorprendente. Mentre mi documentavo sulla storia della Chiesa cattolica nelle zone della Warmia durante i disordini della Seconda guerra mondiale, mi sono imbattuta in un nome che mi sembrava di aver già sentito, Bruno Schwark, e mi sono chiesta se facesse parte della famiglia di Schoenstatt. Lì per lì non capivo perché quel nome mi risultasse familiare. Dopo altre ricerche ho scoperto che per un po’ di tempo era stato un sacerdote di Liebfrauenhöhe. Ma come aveva fatto un prete della Warmia, cappellano della cattedrale, a diventare cappellano della casa a Liebfrauenhöhe? Dopo la Seconda guerra mondiale, il dottor Bruno Schwark, in seguito alla grave persecuzione dell’Armata Rossa contro il clero, era emigrato in Germania. Qui aveva lavorato come guida spirituale per i profughi e poi era entrato a far parte del nuovo ramo della comunità delle Sorelle di Maria di Schoenstatt a Liebfrauenhöhe, dove morì nel 1963 all’età di 80 anni.
La sua tomba si trova nel cimitero delle nostre sorelle a Liebfrauenhöhe: ecco perché il nome mi era sembrato familiare! Solo che in quel contesto tutto diverso non mi era venuto in mente che tale nome, che avevo letto nei documenti storici polacchi, potesse trovarsi su una tomba del nostro cimitero e che fosse ricollegabile a tale persona.
Guardando avanti
Nel settembre 2021 vi sarà un’iniziativa molto bella: una delegazione di diversi cappellani della cattedrale dell’arcidiocesi di Warmia sarà ospite a Liebfrauenhöhe. Il programma comprenderà di sicuro una passeggiata al cimitero; dopodiché, i confratelli della stessa patria e la curia episcopale di Allenstein si incontreranno – solo un po’ più tardi.
Non è emozionante e interessante scoprire i collegamenti e gli intrecci dei piani di Dio? Naturalmente, i cappellani della cattedrale visiteranno la tomba di Bruno Schwark. Chi l’avrebbe mai detto!
Ora che faccio parte di questo progetto, sono ansiosa di vedere cos’ha in serbo la Provvidenza Divina e come si sivilupperà quest’altra cooperazione.