Una Sorella di Maria nominata coordinatrice
del Consiglio dei Rettori di santuario
Nel cammino sinodale che siamo invitati a vivere come Chiesa in cammino, partecipazione e missione (cfr. documento preparatorio) e in un periodo in cui papa Francesco sottolinea il ruolo delle donne, una Sorella di Maria di Schönstatt – suor Adriane Maria Barbosa – è stata nominata coordinatrice del Consiglio dei Rettori di Santuario.
Da diversi decenni, nell’arcidiocesi di Belo Horizonte/MG, le suore coordinano vari rami del movimento di Schönstatt stimolandoli a partecipare alle attività della Chiesa, rafforzati dalla fonte di grazie del “santuario Tabor della libertà“.
A nominare la suora, ben accolta dai rettori degli altri 12 santuari dell’arcidiocesi, è stato l’arcivescovo e attuale presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana, mons. Walmor Oliveira de Azevedo. Un rettore di santuario l’ha salutata con queste parole: “Che la Beata Vergine Maria, la prima donna, chieda a Gesù le grazie di cui ha bisogno per il suo nuovo mandato”.
Il ruolo del Consiglio dei Rettori di Santuario
Come spiega la nuova coordinatrice, i rettori di santuario si sostengono e si stimolano l’un l’altro raccontandosi le esperienze pastorali vissute, promuovendo e organizzando l’attività apostolica dei santuari con iniziative spirituali, liturgie, devozioni popolari, opere di carità per i poveri, varie forme di espressione artistiche e culturali in sintonia con il Vangelo, e parlando della logistica dei santuari al fine di migliorare l’accoglienza dei pellegrini. Sotto quest’aspetto, Schönstatt può dare un grande contributo trasmettendo la sua lunga e vasta esperienza con i numerosi e diversi pellegrini che si recano ai santuari schönstattiani: “Il santuario Tabor nell’arcidiocesi di Belo Horizonte è caratterizzato dalla presenza della Madonna Pellegrina che viene inviata praticamente in tutte le 180 parrocchie esistenti”, afferma suor Adriane Maria.
Il compito di suor Adriane Maria
Il suo compito è rappresentare i rettori nelle riunioni dei consigli pastorali e guidare i presidenti delle varie sedute del Consiglio, che vengono stabilite previo consulto con l’arcivescovo.
Il significato di questa nomina
Suor Adriane Maria, in seguito alle esperienze vissute lo scorso anno come membro del Consiglio, è dell’avviso che la presenza di una Sorella di Maria in questo Consiglio potrà permettere, all’interno dell’arcidiocesi, una maggiore partecipazione e interattività nel servizio prestato alla Chiesa, ed essere anche un mezzo per far conoscere e spiegare meglio la spiritualità, la dimensione apostolica e il tipo di evangelizzazione del movimento di Schönstatt. Poi aggiunge:
“La nostra presenza, riflettendo l’immagine di Maria, sta a significare che Lei è presente nella Chiesa”. Quindi conclude dicendo: “Considero questa nomina uno strumento che la madre nostra, cuore della Chiesa, mi offre per servire l’opera di Schönstatt mettendo a disposizione – come diceva padre Kentenich – le mie conoscenze e le mie lacune, ma soprattutto il mio amore per la Chiesa, un’eredità viva lasciata dal nostro fondatore”.